APE Sociale: di cosa si tratta
03.10.2025

APE Sociale: di cosa si tratta

Cos'è l'APE Sociale e a chi è rivolta

L'APE Sociale, acronimo di "Ape di Sostegno al Reddito per Anziani in Condizioni Sociali Svantaggiate," rappresenta un beneficio erogato dall'INPS, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, introdotto attraverso l'articolo 1 della Legge di Bilancio 2017.

Questo sostegno è destinato a coloro che hanno un'età pari o superiore a 63 anni e che non sono già titolari di pensione diretta in Italia o all'estero. L'indennità è concessa fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia o al conseguimento di una pensione anticipata.

L'indennità APE Sociale è destinata ai lavoratori iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. I beneficiari devono trovarsi in uno dei seguenti scenari:

  • i lavoratori disoccupati che hanno terminato da almeno tre mesi di percepire la NASpI o altro ammortizzatore sociale, a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione;

  • i caregiver che assistono da almeno sei mesi un familiare convivente con disabilità grave ai sensi della Legge 104/1992, art. 3 comma 3;

  • le persone con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74 per cento;

  • i lavoratori che svolgono mansioni gravose, individuate nell’Allegato 3 della Legge 234/2021, come ad esempio gli operai dell’edilizia, gli infermieri di sala operatoria, gli autisti di mezzi pesanti e altre professioni caratterizzate da elevata usura psicofisica.

Dal 1° gennaio 2024, per accedere all’APE Sociale è necessario avere almeno 63 anni e 5 mesi di età. Oltre al requisito anagrafico, è richiesto anche un requisito contributivo che varia in base alla categoria:

  • 30 anni di contributi per disoccupati, caregiver e invalidi civili con percentuale pari o superiore al 74 per cento;

  • 36 anni di contributi per chi svolge mansioni gravose, con possibilità di riduzione a 32 anni in casi specifici.

La contribuzione può essere cumulata tra più gestioni previdenziali INPS, ma senza il riconoscimento di contribuzione figurativa durante il periodo di percezione dell’indennità.

 

Come funziona l'APE Sociale

L'indennità APE Sociale è progettata per fornire un sostegno finanziario mensile ai suoi beneficiari. La sua decorrenza inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, a condizione che tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge siano soddisfatti, e a seguito della cessazione dell'attività lavorativa. 

Questa indennità viene erogata per 12 mensilità all'anno, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia o al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato. 

L'importo dell'indennità varia a seconda della contribuzione e del tipo di gestione previdenziale del richiedente. Nel caso di iscrizione ad un’unica gestione, l'importo è pari all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione, con un limite di 1.500 euro mensili se la pensione è pari o superiore a questo importo. Nel caso di contribuzione versata o accreditata presso più gestioni, il calcolo dell'importo avviene pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati.

 

Come fare domanda per l'APE Sociale

Per accedere all'APE Sociale, è necessario seguire un preciso processo di presentazione della domanda. I soggetti interessati devono presentare, prima della domanda di prestazione, una richiesta di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro le scadenze stabilite.

La domanda, sia di riconoscimento delle condizioni che di accesso al beneficio, deve essere indirizzata alle sedi territoriali INPS di competenza e presentata in modalità telematica attraverso i consueti canali istituzionali. È importante notare che il soggetto, già in possesso di tutti i requisiti, compresa la cessazione dell'attività lavorativa, può presentare la domanda di accesso alla prestazione durante il processo di verifica per non perdere ratei di trattamenti.

Per facilitare l'istruttoria delle domande, è stato istituito un protocollo congiunto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'INPS, l'INAIL, l'ANPAL ed l'INL. Questo protocollo definisce le modalità di scambio di dati con altri enti, i criteri di riscontro delle dichiarazioni e le situazioni in cui l'INPS può avvalersi dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

 

 

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