Categorie protette e assunzioni a tempo determinato: le disposizioni del Jobs Act
I soggetti appartenenti alle categorie protette
La Legge 68/99 è stata promulgata il 12 Marzo del 1999 ed è anche nota come "Norme per il diritto al lavoro dei disabili". Ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. La normativa prevede tutele e agevolazioni specifiche per i lavoratori delle categorie protette, con l'obiettivo di favorire la loro inclusione nel mondo del lavoro.
La Legge 68/99 individua due macrocategorie di soggetti appartenenti alle categorie protette. In particolare, l’Articolo 1 individua come appartenenti alle categorie protette:
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Persone con invalidità civile di grado superiore al 45%;
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Invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;
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Non vedenti e sordomuti;
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Invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
L’Articolo 18 individua come appartenenti alle categorie protette persone che non ricadono direttamente nella macrocategoria precedente:
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Orfani e coniugi di vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;
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Coniugi e figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
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Profughi italiani rimpatriati (con status riconosciuto ai sensi della L. 763/81);
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Orfani e coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (L. 407/98).
Disposizioni del Jobs Act sull'assunzione tramite contratto a tempo determinato delle categorie protette
La Legge 10 dicembre 2014, n. 183, conosciuta anche come Jobs Act, stabilisce le disposizioni riguardanti la durata massima del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato nelle seguenti direttive:
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durata massima e mansioni di pari livello: il contratto di lavoro a tempo determinato può avere una durata massima di trentasei mesi. La “durata massima” si riferisce ai rapporti di lavoro stipulati con lo stesso datore di lavoro e per lo svolgimento di mansioni di pari livello. Difatti, se un lavoratore viene assunto più volte a tempo determinato per svolgere le stesse mansioni, la somma di questi periodi non può superare complessivamente i trentasei mesi;
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calcolo della durata: nel calcolo della durata del contratto si devono considerare i periodi svolti nello stesso contesto lavorativo. Questo evita che i datori di lavoro utilizzino successioni di contratti a tempo determinato per eludere il limite dei trentasei mesi;
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trasformazione in contratto a tempo indeterminato: se il limite dei trentasei mesi di contratto a tempo determinato viene superato in un unico contratto o attraverso una serie di contratti successivi, il rapporto di lavoro si trasforma automaticamente in un contratto a tempo indeterminato. Questo significa che il lavoratore, compreso quello appartenente alle categorie protette, avrà una posizione lavorativa stabile e continuativa con il datore di lavoro.
Articolo 24 del Jobs Act: diritti di precedenza
L'articolo 24 del Jobs Act prevede che un lavoratore appartenente alle categorie protette abbia diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato se ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda.
Inoltre, se l'azienda non rispetta l'obbligo di assunzione delle persone disabili (come previsto dalla Legge 68/99), prima di assumere un'altra persona appartenente alle categorie protette con contratto a tempo determinato, deve trasformare il contratto a tempo determinato del lavoratore che ha diritto di precedenza in un contratto a tempo indeterminato.
Secondo quanto previsto dal Jobs Act, è fondamentale sottolineare che il lavoratore ha il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato, ma questo diritto deve essere richiesto per iscritto al datore di lavoro entro i termini stabiliti dalla legge. È importante agire tempestivamente poiché il diritto di precedenza si estingue un anno dopo la cessazione del rapporto di lavoro.