Come iscriversi alle categorie protette
Categorie protette: chi ne fa parte
In Italia per “categorie protette” si intendono i lavoratori che, per via di determinate condizioni fisiche o sociali, beneficiano di specifiche tutele e agevolazioni in ambito lavorativo. Queste ultime sono chiaramente espresse nella Legge 68/99, promulgata il 12 Marzo del 1999, nota anche come "Norme per il diritto al lavoro dei disabili".
La normativa individua due macrocategorie di soggetti appartenenti alle categorie protette. In particolare, l’Articolo 1 individua come appartenenti alle categorie protette:
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persone con invalidità civile di grado superiore al 45%;
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invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;
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non vedenti e sordomuti;
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invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
L’Articolo 18 individua come appartenenti alle categorie protette persone che non ricadono direttamente nella macrocategoria precedente:
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orfani e coniugi di vittime del lavoro, di guerra o di servizio nelle pubbliche amministrazioni;
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coniugi e figli di soggetti riconosciuti come grandi invalidi di guerra, di servizio e del lavoro;
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profughi italiani rimpatriati (con status riconosciuto ai sensi della L. 763/81);
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orfani e coniugi delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (L. 407/98).
Come iscriversi alle categorie protette
Per aderire alle categorie protette, è necessario recarsi presso il centro per l'impiego situato nella propria provincia di residenza. Prima di intraprendere tale procedura, è però necessario ottenere una certificazione che attesti che il soggetto richiedente abbia almeno il 45% di invalidità.
La valutazione della percentuale di invalidità è effettuata da una commissione sanitaria competente dell'ASL territorialmente responsabile. Per completare questa fase, è necessario seguire i seguenti passaggi:
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rivolgersi al proprio medico curante, il quale attesterà la condizione e compilerà specifici modelli di certificazione predisposti dall'INPS;
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compilare digitalmente il "certificato introduttivo" e inviarlo all'INPS tramite canale telematico. Il sistema a questo punto genererà un codice, che sarà consegnato al paziente insieme alla firma del medico curante;
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successivamente, il soggetto richiedente dovrà sostenere una visita presso la commissione sanitaria, presentando all'INPS il certificato introduttivo firmato dal medico;
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entro 30 giorni, si riceverà una convocazione per la visita tramite raccomandata con avviso di ricevimento via email o all'indirizzo fornito;
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al termine della visita la commissione sanitaria redigerà un verbale elettronico, che attesterà la percentuale di invalidità e la "scheda funzionale", nella quale verranno certificate le capacità lavorative del soggetto e le mansioni a cui potrà essere effettivamente assegnato;
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l'INPS invierà alla persona interessata una copia del verbale in doppio esemplare: uno contenente i dati sensibili del soggetto e l'altro contenente solo il giudizio finale sulla percentuale di invalidità, utilizzabile per scopi amministrativi.
Una volta ottenuto il verbale che attesta una percentuale di invalidità superiore al 45%, sarà possibile presentarsi presso il centro per l'impiego. In questa sede verrà richiesta al soggetto richiedente la compilazione di un modulo apposito che dimostri il possesso dei requisiti necessari:
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avere un’età superiore ai 15 anni;
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non essere in età pensionabile;
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essere in stato di disoccupazione;
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essere in possesso della percentuale di invalidità richiesta dalla legge.
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