Gli strumenti di supporto dell'INPS per persone con disabilità uditive
Le misure di sostegno dell'INPS
In base alla Legge del 20 febbraio 2006, n. 95 “[...] si considera sordo il minorato sensoriale dell'udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio”
La legislazione italiana ha messo a disposizione delle misure di sostegno che sono fondamentali per garantire un adeguato supporto economico alle persone con minorazioni uditive in Italia. Tra queste è possibile individuare:
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pensione ai sordi;
- indennità di comunicazione;
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assegno sociale.
La pensione ai sordi
Una delle principali forme di supporto economico previste per i sordi in Italia è la pensione non reversibile per sordi. Questa misura è destinata a chi possiede i seguenti requisiti:
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chi ha una condizione di sordità riconosciuta;
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un'età compresa fra i 18 e i 65 anni;
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cittadinanza italiana o residenza in Italia. Possono accedervi anche i cittadini dell’Unione Europea e i loro familiari che risiedono in Italia e hanno lavorato in uno degli Stati dell'UE, così come i cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno.
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un reddito annuo personale non superiore a 17.920,00 euro.
La pensione viene erogata fino al compimento dei 65 anni, dopodiché viene automaticamente trasformata in assegno sociale. L'importo della pensione varia a seconda dell'anno in corso ed è possibile verificarlo sul sito dell'INPS.
Indennità di comunicazione
Per le persone che hanno disabilità uditive è stata istituita anche un'indennità di comunicazione speciale, indipendente dall'età e dal reddito personale. Questa indennità è destinata a coloro che hanno una condizione di sordità riconosciuta e risiedono in Italia. Inoltre, similmente alla pensione per sordi, anche i cittadini dell’Unione Europea e i loro familiari, nonché i cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno e i minori iscritti nella loro carta di soggiorno, possono beneficiarne.
Infine, va precisato che l'indennità di comunicazione è incompatibile con l’indennità di frequenza scolastica per minori, con l’indennità di accompagnamento per invalidi civili totali o per i ciechi civili totali e con la pensione non reversibile ai sordi.
L'assegno sociale
Alla soglia dei 65 anni, coloro che precedentemente percepivano la pensione di inabilità, l'assegno mensile di assistenza o la pensione non reversibile ai sordi hanno diritto, in presenza di determinati requisiti reddituali, all'assegno sociale. Quest'ultimo ha un importo più alto rispetto alle prestazioni precedenti.
Inoltre, per accedere all'assegno sociale, i beneficiari devono soddisfare ulteriori requisiti, tra cui:
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età: il richiedente deve aver compiuto 67 anni. In precedenza, l'età era di 66 anni e 7 mesi, ma è stata aumentata nel 2019 per adeguarsi alle normative vigenti;
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stato di bisogno economico: è necessario trovarsi in una situazione di bisogno economico, con redditi al di sotto delle soglie stabilite dalla legge;
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cittadinanza e residenza: il richiedente deve essere cittadino italiano o rientrare in situazioni equiparate. Inoltre, è richiesta la residenza effettiva in Italia;
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requisito di soggiorno: deve essere soddisfatto il requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.
Per l’attribuzione dell’assegno sociale, vengono considerati i redditi personali per i cittadini non coniugati e il cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati. Sono inclusi i redditi assoggettati all'IRPEF, redditi esenti da imposta, redditi soggetti a ritenuta alla fonte, redditi di terreni e fabbricati, pensioni di guerra, rendite vitalizie erogate dall’INAIL, pensioni dirette erogate da Stati esteri, pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi, e altri redditi specificati dall’INPS.
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