Invalidità civile e assegno sociale
08.11.2024

Invalidità civile e assegno sociale

 

Cos’è l'assegno sociale

 

L’assegno sociale è una prestazione economica rivolta a persone in condizioni economiche disagiate con redditi al di sotto delle soglie previste annualmente dalla legge. A partire dal 1° gennaio 1996 questa prestazione ha sostituito la pensione sociale ed è destinata a:

 

  • cittadini italiani;

  • cittadini europei iscritti all'anagrafe del comune di residenza;

  • cittadini extracomunitari familiari di cittadini europei;

  • cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

  • cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.

 

Questa prestazione non è riconosciuta se il beneficiario risiede all'estero e non è reversibile ai familiari superstiti.

 

Transizione dalla pensione di invalidità civile all’assegno sociale

 

Un importante cambiamento riguarda la transizione dalle pensioni previste dalla Legge 104 all’assegno sociale. Al compimento del 67° anno di età, infatti, cessa l’erogazione di tutte le prestazioni pregresse (ad esempio pensione di inabilità, assegno mensile e pensione per sordi) in favore dell’assegno sociale.

 

L’assegno sociale è destinato agli invalidi civili titolari di assegno mensile, ai titolari di pensione di invalidità totale e ai non udenti titolari di pensione non reversibile. Questi soggetti acquisiscono automaticamente il diritto all'assegno sociale erogato dall'INPS.

 

Tuttavia, la pensione per ciechi assoluti e la pensione per ciechi parziali non si tramutano in assegno sociale e continuano ad essere erogate anche dopo il 67° anno di età.

 

Assegno sociale: requisiti

 

Per accedere all'assegno sociale, i beneficiari devono soddisfare alcuni requisiti, tra cui:

 

  • età: il richiedente deve aver compiuto 67 anni. In precedenza, l'età era di 66 anni e 7 mesi, ma è stata aumentata nel 2019 per adeguarsi alle normative vigenti;

  • stato di bisogno economico: è necessario trovarsi in una situazione di bisogno economico, con redditi al di sotto delle soglie stabilite dalla legge;

  • cittadinanza e residenza: il richiedente deve essere cittadino italiano o rientrare in situazioni equiparate. Inoltre, è richiesta la residenza effettiva in Italia;

  • requisito di soggiorno: deve essere soddisfatto il requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.

 

Per l’attribuzione dell’assegno sociale, vengono considerati i redditi personali per i cittadini non coniugati e il cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati. Sono inclusi i redditi assoggettati all'IRPEF, redditi esenti da imposta, redditi soggetti a ritenuta alla fonte, redditi di terreni e fabbricati, pensioni di guerra, rendite vitalizie erogate dall’INAIL, pensioni dirette erogate da Stati esteri, pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi, e altri redditi specificati dall’INPS.

 

Come fare domanda

 

La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata online tramite il servizio dedicato dell'INPS. Le istruzioni per la compilazione sono disponibili nel manuale scaricabile una volta effettuato l'accesso al servizio. In alternativa, è possibile fare la domanda tramite il contact center dell’INPS o attraverso gli enti di patronato e intermediari dell'Istituto.

 

L’erogazione dell'assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Questa prestazione ha carattere provvisorio e la verifica del possesso dei requisiti socio economici e della residenza avviene annualmente.

 

Il termine per la definizione del provvedimento è stato fissato in 45 giorni, come stabilito dal regolamento dell'INPS. Questo regolamento disciplina i tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi e garantisce una tempistica predefinita per l'elaborazione delle domande.

 




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