Jobs Act: le modifiche apportate alla Legge 68/99
19.04.2024

Jobs Act: le modifiche apportate alla Legge 68/99

 

Le linee guida del Jobs Act

Le modifiche alla Legge 68/99 introdotte a partire dal 2014 attraverso una serie di normative e documentazioni note come "Jobs Act 1 e 2", hanno apportato diversi cambiamenti in materia di collocamento mirato e lavoratori appartenenti alle categorie protette. 

 

La definizione delle linee guida dell'Articolo 1 del Decreto Legislativo 151/15 riguarda il collocamento mirato delle persone appartenenti alle categorie protette e sottolinea l'importanza di adottare interventi specifici per favorirne l'inserimento lavorativo. In sintesi le linee guida si basano sui seguenti principi:

 
  • sviluppo di una rete integrata di servizi volti ad accompagnare e sostenere le persone con disabilità in modo completo;

  • promozione di accordi a livello territoriale per agevolare l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità;

  • definizione di criteri di valutazione biopsicosociale nell'ambito della revisione delle procedure di accertamento della disabilità;

  • analisi delle caratteristiche delle posizioni lavorative al fine di favorire l'inclusione delle persone con disabilità;

  • creazione di una figura responsabile dell'inserimento lavorativo all'interno dei luoghi di lavoro;

  • identificazione e promozione di buone pratiche per favorire l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

 

Legge 68/99: gli aggiornamenti con il Jobs Act

Nel corso degli anni, la Legge 68/99 ha subito diverse modifiche che hanno ampliato le tutele e le agevolazioni a favore dei lavoratori appartenenti alle categorie protette. Questi aggiornamenti hanno contribuito a garantire concretamente un maggiore supporto per le persone con disabilità nel mondo del lavoro.

 

All’interno del Jobs Act possiamo individuare i seguenti aggiornamenti:

 
  • viene ampliata la platea degli aventi diritto, si aggiungono i percettori dell’assegno ordinario di invalidità;

  • le aziende che hanno da 15 a 35 dipendenti, devono assumere 1 persona con disabilità. E’ stata rimossa la clausola “in caso di nuove assunzioni”, abolendo il cosiddetto “regime di gradualità”;

  • aggiornati i criteri del computo della quota di riserva. Si computano nella quota di riserva, anche se non assunti tramite collocamento obbligatorio, coloro che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60% o una disabilità psichica/intellettiva superiore al 45%, o minorazioni ascritte dalla prima alla sesta categoria;

  • estensione delle assunzioni nominative a tutte le aziende, siano esse pubbliche o private, per l’intera quota. Non ci sono più limiti di percentuale per le richieste nominative;

  • l'iscrizione all'elenco è di competenza degli uffici territoriali della residenza della persona, non più generica;

  • introduzione degli incentivi per le aziende che assumono personale appartenente alle categorie protette prima che scatti l’obbligo di assunzione.

 

Il Decreto Legislativo 185/2016 correttivo del Jobs Act

Il Decreto 185/2016 rappresenta una normativa correttiva del Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro italiana introdotta nel 2015. Esso costituisce un intervento legislativo volto a integrare e modificare alcune disposizioni del Jobs Act al fine di ottimizzare l'efficacia delle politiche occupazionali e garantire una maggiore tutela dei lavoratori.

 

Tra gli aggiornamenti relativi all'inclusività lavorativa delle categorie protette possiamo individuare:

 
  • la modifica relativa alla computabilità nelle quote di riserva dei lavoratori non assunti tramite il collocamento obbligatorio.

  • l'incremento delle sanzioni amministrative relative alla mancata copertura della quota di riserva entro i termini previsti dalla legge. Il Decreto 185/2016, correttivo del Jobs Act, ha stabilito misure più severe al fine di incentivare le aziende a rispettare gli obblighi di assunzione delle persone con disabilità;

  • è stata introdotta una procedura di diffida nei confronti delle aziende che non rispettano la normativa vigente.

 

 

 

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